Gen 2014

Le città italiane sono impreparate ai grandi cambiamenti climatici che interesseranno il continente europeo nei prossimi anni. Delle 32 città italiane  medio-grandi analizzate in Italia,  solo Padova ha un piano di adattamento ai cambiamenti climatici.

E’ quanto emerso dalla ricerca ‘Climate Change Letters’ finanziata dal programma multidisciplinare europeo COST TU0902, che ha visto il coinvolgimento di Monica Salvia e Filomena Pietrapertosa dell’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale del Consiglio nazionale delle ricerche (Imaa-Cnr) in collaborazione con ricercatori di nove stati, coordinati da Diana Reckien della Columbia University.

La ricerca ha studiato e analizzato gli strumenti messi in atto da 200 città europee in 11 stati europei, Austria, Belgio, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna in tema di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, in particolare dai target fissati dalla “Energy Roadmap 2050” che prevedono la riduzione dell’80% delle emissioni europee di gas serra entro il 2050 per evitare l’aumento della temperatura media globale di 2° C rispetto ai livelli pre-industriali.

La gran parte delle città analizzate non sono però ancora pronte a fronteggiare questa sfida: Il 35% non ha provveduto a redigere alcun piano di adattamento né di mitigazione e appena un quarto si è dotato di entrambi, il 72% ha solo il piano di mitigazione e nessuna ha prodotto solo quello di adattamento.

Il paese più sensibile verso questi temi è il Regno Unito dove il 93% delle 30 città analizzate ha un piano di mitigazione, seguito dai Paesi Bassi con l’80% delle città analizzate.

La città europea più ambiziosa è senza dubbio Groningen (Olanda) che punta a ‘zero emissioni’ già nel 2025 in netto anticipo sul previsto traguardo del 2050, attraverso l’incremento di fonti rinnovabili e un azione di rimboschimento.

Leave a Reply

  • (will not be published)