Feb 2014

L’Istituto di genetica e biofisica del Consiglio nazionale delle ricerche (Igb-Cnr) di Napoli in collaborazione con l’Istituto di ricovero e cura a carattere sanitario (Irccs) Fondazione Santa Lucia di Roma hanno scoperto che anche alcune alterazioni del del gene “Nemo” possono essere tra le cause dei disturbi dell’apprendimento in età scolare.

Finora il gene ‘Nemo’ era conosciuto come causa dell’Incontinentia pigmenti (Ip), una malattia rara scoperta solo nel 2000, considerata finora di natura principalmente dermatologica, mortale per i maschi e che si manifesta nella bambine sin dalla nascita attraverso un’infiammazione cutanea che colpisce unghie, denti, capelli e occhi e che può provocare anche crisi epilettiche.

Nel 30% dei case l’Ip può causare una disabilità intellettiva. Questi dati hanno spinto i ricercatori a cercare delle correlazioni con i disturbi dell’apprendimento: “nel 70% delle pazienti abbiamo diagnosticato, in assenza di ritardo mentale, un disturbo nell’apprendimento del calcolo, nel ragionamento matematico e nella lettura” spiega Matilde Valeria Ursini, ricercatrice dell’Igb-Cnr, “ma non nella scrittura, mentre le restanti presentavano disabilità intellettive da lievi a gravi”.

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