Mag 2019

Milano, 6 mag. (askanews) – Milano si trasforma per 3 giorni nella capitale dell’innovazione e delle idee con “InnovAgorà”, una vera e propria fiera dei brevetti della ricerca pubblica italiana. I ricercatori mettono in mostra le loro idee al Museo nazionale della scienza e della tecnologia dal 6 all’8 maggio 2019 durante un evento promosso dal Ministero dell’Istruzione e organizzato dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

A 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci siamo ancora un popolo di inventori, nonostante le difficoltà. “I ricercatori italiani pur essendo finanziati meno di altri producono moltissime scoperte; queste invenzioni portano a brevetti, quello che manca è la trasformazione dei brevetti in ricchezza industriale, questa è la parte più difficile, creare collegamento fra brevetti e mondo industriale”, ha detto Massimo Inguscio, presidente del Cnr.

Fiorenzo Galli, direttore del Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia ha sottolineato l’importanza di creare “un luogo di incontro” in cui si possono “mettere insieme tutte quelle forze che costituiscono intorno alla ricerca e alle tecnologie applicate elementi di sviluppo importanti e risolutivi per il futuro del Paese e dei cittadini”.

All’inaugurazione era presente il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti. “Noi vogliamo che tante idee, le nostre risorse, si trasformino e diventino possibilità per le nostre imprese di dare slancio – ha detto – che diventino un volano importante per la nostra economia”.

L’evento prevede workshop, una sessione speciale sull’Intelligenza artificiale e incontri con gli investitori e imprenditori. Le innovazioni presentate, ed esposte nelle Cavallerizze, sono oltre 170, messe a punto da ricercatori provenienti da 49 università italiane e 12 enti di ricerca e spaziano in vari settori, dal patrimonio culturale, all’ambiente all’agroalimentare, poi ancora biotecnologie per la salute, dispositivi per diagnosi e cura e mobilità sostenibile.

Fra i brevetti presentati, un innovativo metodo per la certificazione degli alimenti tramite il dna, ne ha parlato Diego Breviario, ricercatore Capo presso IBBA-CNR National Research Council. “Otteniamo un profilo di dna che è la prova genetica del dna di quella determinata materia prima questa prova genetica trasformata in un codice prodotto può essere letta su un qualunque dispositivo”.

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