Mag 2014

È possibile incontrare una persona che si trova dall’altra parte del mondo e vederla come se fosse esattamente di fronte a noi? Da oggi sì, grazie al progetto ‘Telepresenza olografica’, realizzato dall’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche e dalla ditta Quintetto di Pont Saint Martin. Questa nuova tecnologia permette a due operatori, situati anche a grandi distanze, di interagire fra loro avendo una reciproca percezione dell’altro analoga a quella che avrebbero se fossero realmente presenti nello stesso luogo. “L’elemento focale è rappresentato da un’immagine bidimensionale inserita in un contesto tridimensionale studiato ad hoc che genera una sensazione di tridimensionalità. La persona ha quindi la percezione di essere realmente seduta di fronte ad un interlocutore reale e non ad una sua rappresentazione”, afferma Luca Mercatelli, ricercatore Ino-Cnr. Una parte importante del progetto, infatti, ha riguardato oltre al sistema audio, proprio lo studio delle caratteristiche cromatiche e fotometriche dell’ambiente avvalendosi delle competenze nell’ambito dell’illuminotecnica e scienza della visione.

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