Gen 2015

A ‘Speciale Tg1’,  il settimanale di approfondimento del Tg-Rai1, un viaggio alla fine del mondo: in Antartide, dove svetta la bandiera italiana sulla base Mario Zucchelli, e dove gli scienziati, biologi, glaciologi, geologici, chimici e fisici, conducono ricerche scientifiche di altissimo livello, dalla storia del clima, alla sismologia, alla fisica dell’atmosfera, nell’ambito del PNRA, il programma nazionale gestito da CNR ed Enea, che nel 2015 compie trent’anni.

Per scoprire il loro lavoro, gli inviati di ‘Speciale Tg1’ li hanno seguiti tra laghi ghiacciati e ‘campi remoti’ dove gli scienziati sono aiutati da guide alpine e uomini dei corpi speciali militari. E poi alla base Concordia, la stazione italo-francese circondata da distese di ghiaccio a perdita d’occhio, una delle pochissime basi scientifiche permanenti all’interno dell’Antartico; qui tra febbraio e novembre la temperatura arriva fino a meno ottanta e si vive in completo isolamento per nove mesi, di cui tre senza mai vedere il sole.

Ad accogliere la troupe del Tg1 presso la stazione Concordia, Angelo Domesi del Cnr e Technical Manager Assistant della base. “In questa spedizione, il mio compito è quello di organizzare le attività logistiche e l’assistenza alle attività di ricerca, in particolare con i mezzi meccanici quando nasce la necessità di dover raggiungere piccole stazioni di monitoraggio distanti 20/30 Km”, spiega Domesi. Altro compito, quello di formare i colleghi che arrivano a Concordia, guidandoli all’interno della base per una ‘visita di sicurezza’. “La stazione in cui ci troviamo è molto tecnologica e, nello stesso tempo, anche delicata”, conclude Domesi. “Il personale deve essere istruito nell’uso di tutto, cucina e bagni compresi, per evitare di creare danni alla struttura e sapere come comportarsi in caso di un’eventuale emergenza”.

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