Nov 2013

 

Il grafene, esposto a impulsi di luce anche molto brevi, avvia un processo moltiplicatore a cascata degli elettroni, che permette di aumentare la produzione di corrente elettrica. Questa nuova proprietà del “materiale delle meraviglie” è il risultato di uno studio  svolto dall’Istituto Nanoscienze (Nano – Cnr) e dell’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie (Ifn-Cnr)  insieme al Politecnico di Milano, alla Scuola Normale Superiore e alle Università di Cambridge e di Manchester, e pubblicato recentemente sulle pagine della rivista scientifica Nature Communications

“Studiare il comportamento degli elettroni nel reticolo bidimensionale di questo materiale è la chiave per capirne e sfruttarne al meglio le eccezionali proprietà: conduzione di elettricità e calore migliore del rame, leggerezza e resistenza maggiori dell’acciaio – ci spiega Marco Polini di Nano- Cnr Pisa – “Dopo che un lampo intenso e ultra-breve di luce li ha fortemente perturbati  più elettroni si mettono in moto e incrementano la corrente elettrica” questo fenomeno potrebbe migliorare le prestazioni delle tecnologie fotovoltaiche e dei dispositivi optoelettronici in termini di efficienza, robustezza, risparmio energetico”

La nuova scoperta potrebbe avere la sua applicazione più immediata nel campo nel campo dell’energia ed in particolare potrebbe essere utilizzato per migliorare l’efficienza di impianti fotovoltaici come le celle solari.

“Questo fenomeno – aggiunge Polini –  potrebbe migliorare le prestazioni delle tecnologie fotovoltaiche e dei dispositivi optoelettronici in termini di efficienza, robustezza, risparmio energetico”.

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