Lug 2018

L’Area della ricerca del Cnr di Sassari è stata istituita nel 2014 e vi lavorano dalle 150 alle 200 unità tra personale di ruolo e in formazione.
Guidati da Mauro Marchetti – responsabile di Area – e dai ricercatori, percorriamo un viaggio attraverso la ricerca fortemente legata al territorio: dalla difesa dei boschi da insetti nocivi e incendi, attività condotta dagli istituti per lo studio degli ecosistemi (Cnr-Ise) e di biometeorologia (Cnr-Ibimet), fino alla tutela del benessere degli animali, con l’Istituto per il sistema produzione animale in ambiente Mediterraneo (Cnr-Ispaam).
Le attività dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Cnr-Ispa), invece, mirano a valorizzare e preservare la biodiversità frutticola dell’isola.
Altrettanta attenzione il Cnr isolano presta all’ambiente nel quale è inserito. Di recente, infatti, è stata annessa all’Area della ricerca di Sassari anche la sede secondaria di Oristano dell’Istituto per l’ambiente marino costiero (Cnr-Iamc) che, tra le molte attività, ospita il centro di recupero e cura delle tartarughe marine.
Non manca la ricerca utile al benessere dell’uomo grazie alle attività in ambito biomedicale dell’Istituto di chimica biomolecolare (Cnr-Icb) che, oltre alla sintesi chimica, esegue la diagnostica per le cure personalizzate dei tumori di tutta la Sardegna.
Si tratta quindi di un’Area interdisciplinare, saldamente connessa alle specificità di un territorio unico, nel quale la ricerca scientifica può svolgere un ruolo essenziale, producendo conoscenze utili alla tutela del patrimonio naturale, allo sviluppo dell’economia e al benessere delle persone.

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