Giu 2019

L’arte contemporanea offre ancora una volta il suo contributo alla sperimentazione di nuove forme di comunicazione scientifica. Con ‘Post Hoc’ il progetto espositivo che l’artista Dane Mitchell ha realizzato in collaborazione dell’Istituto di scienze marine del Cnr (Cnr-Ismar) di Venezia e presentato alla 58° Mostra Internazionale d’Arte di Venezia, vengono investigati temi di grande interesse per la società, dai cambiamenti climatici al riscaldamento globale, all’obsolescenza tecnologica, ponendo l’attenzione su elementi della vita dimenticati, specie animali estinte e civiltà scomparse.

Negli ambienti di Palazzina Canonica, sede storica del Cnr-Ismar, l’artista neozelandese crea, insieme ai ricercatori Cnr, un’esperienza sensoriale grazie ad un archivio diffuso formato da parole scordate, città e nazioni fantasma, specie animali estinte, milioni di cose dimenticate che, nel lavoro dell’artista, si trasformano in materiali ‘udibili’ da particolari ‘torri audio’ a forma di alberi disseminate per tutta la città.

Ogni lista provoca una serie di emozioni, meraviglia, divertimento, malinconia. Come un presagio per Venezia, ‘Post Hoc’ trasmette la miriade di entità che non esistono più, un archivio che è un allarme, che evoca connessioni tra eventi passati e situazioni future.

 

Leave a Reply

  • (will not be published)