Ago 2016

 

Domenica 31 luglio, nell’ambito della Manifestazione ‘Porto nel cuore’, al Porto Antico di Ancona, sono state liberate due tartarughe marine finite nelle reti dei pescatori e riabilitate nel centro di Fondazione Cetacea. Durante la manifestazione Alessandro Lucchetti dell’Ismar-Cnr di Ancona e Sauro Pari di Fondazione Cetacea di Riccione hanno mostrato i primi risultati del progetto Tartalife rivolto a ridurre le catture accidentali e ad informare gli operatori della pesca sulle procedure da attuare quando tra il pescato c’è una tartaruga.
“È estate e come ogni anno stanno aumentando le segnalazioni e gli spiaggiamenti di tartarughe marine. Il nostro mare sta cambiando e alcuni segnali inequivocabili evidenziano come il riscaldamento superficiale dei mari stia modificando l’ecosistema marino con conseguenze evidenti sugli spostamenti e sul comportamento delle tartarughe marine che ormai svernano regolarmente anche a latitudini settentrionali e in acque considerate fredde, come quelle del centro-nord Adriatico”, spiega Alessandro Lucchetti, “l’estate 2016 si profila come una delle annate a più alta densità di tartarughe nei nostri mari, i dati che il progetto TartaLife sta ottenendo segnalano la necessità di intervenire al più presto e di ottenere la massima collaborazione dai pescatori, per poter dare un futuro alle tartarughe marine”

 

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