Giu 2018

L’Informatore agrario – 20 km all’anno. Questa la velocità con cui il batterio della Xylella ‘viaggia’ nella regione della Puglia, devastandone gli ulivi secolari. Partito dal territorio di Gallipoli – dove nel 2013 fu scoperto il primo focolaio – si è spostato verso nord, giungendo nel territorio di Monopoli e Cisternino (Brindisi) e in direzione sud, percorrendo altri 40 kilometri.  Un danno oltre che paesaggistico, soprattutto economico, stimato da Coldiretti in 1 miliardo di euro.

La normativa comunitaria prevede una serie di azioni necessarie, illustrate nel servizio dell’Informatore Agrario, dall’esperto dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ipsp) Donato Boscia: “L’operazione principale è quella di limitare il commercio o la produzione del materiale di propagazione”. “La seconda azione, come nel caso della Puglia, in cui non ci sono più le condizioni per tentare una eradicazione, è cercare di contenere il più a lungo possibile la malattia, con misure drastiche per quanto riguarda la parte più a nord, dove ci sono gli ultimi focolai, e nella adiacente zona cuscinetto, in cui, per definizione, il batterio non è ancora presente”. Secondo Boscia in quelle aree non si possono escludere gli abbattimenti delle piante, non solo di quelle infettate, ma anche di quelle apparentemente sane, situate nelle vicinanze degli ulivi colpiti dalla Xylella.

“Si tratta di una misura necessaria per la salvaguardia dell’interesse generale”, sottolinea l’esperto.

Al di là delle azioni obbligatorie, la lotta al batterio può essere portata avanti attraverso altri strumenti pratici, come l’utilizzo di germo-plasma resistente, identificato dai ricercatori. Non da ultimo, infine, a giocare un ruolo importante in questa lotta è il controllo del vettore.

La salvezza dell’olivicoltura pugliese passa attraverso la rapida messa in atto di azioni di lotta obbligatoria e di ricerca scientifica.  Quest’ultima, soprattutto, appare l’unico strumento in grado di affrontare il problema,  proponendo soluzioni basate su studi specialistici.

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