Ott 2020

Il Cnr risponde – La protezione contro virus e batteri è garantita dal sistema immunitario, che lavora secondo due linee di difesa. La forma più antica si basa sull’immunità innata, presente in tutti gli organismi pluricellulari (la febbre, per esempio, è un segnale che questo meccanismo difensivo è stato attivato). C’è poi un’immunità adattativa, più specifica, più lenta a entrare in gioco, ma che offre la risposta su misura per un determinato agente patogeno. Inoltre, quest’immunità conserva la “memoria, cioè ricorda i vari microbi incontrati nel tempo e la risposta costruita contro ciascuno di questi”, spiega Maria Rosaria Coscia dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibbc). “Ciò significa che, se veniamo in contatto una seconda volta con lo stesso agente infettivo, il nostro sistema immunitario lo riconoscerà, perché lo ricorda e sarà in grado di attivare una risposta contro di esso in maniera molto più rapida ed efficace. È su questi meccanismi che si basa anche il principio dei vaccini. L’immunità adattativa utilizza due armi fondamentali contro i patogeni, una è rappresentata dagli anticorpi, che riconoscono e legano in maniera altamente specifica la sostanza estranea per bloccarla, neutralizzandola, l’altra dai linfociti T”.

 

“Il Cnr risponde” è uno spazio di informazione dedicato alle principali questioni di attualità. Gli esperti dell’Ente mettono a disposizione del pubblico la propria conoscenza con pillole video di due minuti e un linguaggio semplice e diretto.

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