Il 22 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di tale risorsa e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico. Il Consiglio nazionale delle ricerche che promuove e realizza numerosi studi attinenti alle risorse idriche del pianeta, è stato chiamato ad aggiornare la voce ‘Acqua’ dell’Enciclopedia Italiana Treccani – X Appendice – Parole del XXI secolo. A curare questo approfondimento è stato Vito Uricchio, dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, che nel video spiega la necessità di rinnovare la voce alla luce dei risultati scientifici e tecnologiche internazionali nel settore di interesse.
Il fabbisogno di acqua, spiega il ricercatore, si è accresciuto di ben 600 volte negli ultimi 100 anni, a causa di trend demografico, di stili di vita, cambiamenti climatici, politiche industriali ed economiche. Il report delle Nazioni Unite testimonia che ancora oggi milioni di persone fanno fatica ad usufruire di questo bene prezioso. Il 29% della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua potabile.
“La giornata mondiale”, conclude Uricchio, “deve far riflettere sul valore di questa risorsa e su come sia fondamentale richiamare la prospettiva di una cittadinanza mondiale fondata sulla cultura dell’acqua, sull’etica sulla conoscenza, sull’assunzione di responsabilità individuali e collettive radicate per la tutela di questo irrinunciabile patrimonio della biosfera e dell’umanità”.
Social