È iniziata a febbraio 2020, nella stazione italo-francese ‘Concordia’, a oltre tremila metri sul plateau antartico, la 16a campagna invernale del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra). Per quasi un anno, ‘l’equipaggio’, 12 persone in tutto, 5 italiani in forza al Pnra, 6 francesi dell’Istituto polare francese ‘Paul Emile Victor’ e un medico olandese dell’Agenzia spaziale europea (Esa) rimarrà, in totale isolamento, per mantenere attive le attrezzature sperimentali e proseguire le attività di ricerca.
Ma come è organizzata una base antartica? Cosa fanno e come vivono le persone in uno dei posti più freddi del pianeta, dove le temperature esterne arrivano a -80°C?
Alberto Salvati, ingegnere dell’ufficio Ict del Cnr e ora Station leader a Concordia, presenta la base italo-francese, facendoci conoscere i suoi ‘inquilini’ e le numerose attività portate avanti in diversi settori, dalla glaciologia alla chimica e fisica dell’atmosfera, dall’astrofisica alla geofisica, alla biomedicina.
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