La variabilità del clima e il forte aumento degli eventi idrometeorologici estremi stanno influenzando l’agricoltura e aumentando l’insicurezza alimentare delle popolazioni africane. Il corso ‘Climate change impacts: assessment and communication – CCIAC’, che ha avuto luogo a Firenze presso l’Istituto di Biometeorologia del Cnr (Cnr-Ibimet), vuole fornire supporto agli operatori dei servizi meteo-climatici e agrometeorologici dei Paesi dell’Africa occidentale, per il miglioramento e la standardizzazione dellemetodologie e procedure che possono ridurre i fattori di rischio legati agli eventi estremi.
Il corso fa parte di una serie di quattro incontri organizzati nell’ambito del ‘Training Programme on Climate Change Adaptation and Disaster Risk Reduction in Agriculture’(Pacc-Rrc), finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo e realizzato dal World Meteorological Organization in collaborazione con il Centro regionale di formazione (Wmo-Rtc) del Cnr-Ibimet e con l’analogo centro di formazione che ha sede presso Agrhymet, in Niger.
“Il nostro intento,” spiega Vieri Tarchiani, ricercatore del Cnr-Ibimet e responsabile del progetto Pacc-Rrc, “è quello di rafforzare la collaborazione scientifica e tecnica tra i 17 Paesi coinvolti e i centri regionali di formazione, in modo da adottare metodologie condivise e creare una base di informazioni obiettiva e armonizzata”.
“Nel corso appena concluso, è stato dato particolare risalto all’importanza della disseminazione e comunicazione delle informazioni climatiche e del rischio climatico come supporto alle attività agricole”, conclude Marina Baldi, ricercatrice Cnr-Ibimet.
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