Dipendenti e dirigenti coinvolti nel formulare proposte per la costruzione partecipata dei processi gestionali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Questo è Coffee Breaks, progetto finanziato dal ‘Premio per l’Innovazione 2015’ del Cnr e che fa della condivisione delle idee un punto di forza, attraverso un vero e proprio processo di democrazia partecipativa. L’idea nasce dal bisogno dei dipendenti Cnr di avere sempre più parte attiva nella vita dell’Ente. L’effetto che ne deriva è il superamento delle consuete logiche decisionali di tipo top-down che caratterizzano solitamente gli ambienti lavorativi nella Pubblica amministrazione.
Tra i relatori che hanno preso parte all’evento, analizzando alcuni concetti-chiave – le cosiddette ‘coffee words’ – il regista Paolo Virzì, intervistato da Daniele Archibugi direttore f.f. dell’Istituto per le ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Cnr-Irpps), ha raccontato il senso di frustrazione che coglie i lavoratori, spesso precari e sottoinquadrati. Temi che il cineasta ha trattato spesso nelle sue pellicole.
Roberto Natalini, direttore dell’Istituto per le applicazioni del calcolo ‘M. Picone’ (Cnr-Iac) in duetto con Andrea Plazzi, editor e traduttore, ha parlato di creatività. Bianca Borriello, coach, esperta di storytelling ha incentrato l’intervento sul tema dell’ascolto. La chef stellata Cristina Bowerman ha spiegato come deve operare un leader per coinvolgere i propri collaboratori. Infine, la psicologa Luigina Sgarro ha analizzato i problemi legati ai conflitti tra colleghi di lavoro, suggerendo un ‘kit di sopravvivenza’ per meglio gestire la convivenza in ufficio. All’evento era presente anche il Tg-Lercio, noto per la sua satira scientifica.
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