Lug 2018

La qualità e la quantità delle uve da vino dipendono da molti fattori. Uno degli elementi che maggiormente caratterizzano la produzione enologica è senz’altro il clima. Al fine di pianificare strategie efficaci, per gli addetti ai lavori è quindi importante poter disporre delle previsioni meteo stagionali.

“I modelli meteorologici dei centri internazionali prevedono per questa estate temperature di poco al di sopra della media e precipitazioni al di sopra della media soprattutto nel centro Nord”, spiega Marina Baldi dell’Istituto di biometeorologia del Cnr di Roma. “I dati elaborati dal Cnr ci dicono che l’estate sarà quindi in linea con quello che abbiamo già visto nel mese di giugno, in cui le temperature sono state al di sopra della media di circa 1,5° e le precipitazioni sono state, invece, molto abbondanti”. Per la Baldi si tratta di una differenza sostanziale rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti: “A partire dal 2000, abbiamo avuto delle estati molto calde, caratterizzate dalla presenza dell’anticiclone africano che portava ondate di calore lunghe e intense; quest’anno, invece, sarà caratterizzato dalla presenza dell’anticiclone delle Azzorre, che porta comunque bel tempo, però lascia anche intravedere la possibilità di perturbazioni sull’Italia, soprattutto nel centro nord”.

Dati confermati anche dal direttore dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr di Torino, Gian Paolo Accotto, secondo il quale “Questo ha causato difficoltà ai viticoltori per somministrare i dovuti trattamenti, ma soprattutto ha causato l’insorgere di malattie, come la peronospora e la botrite, che sono tra i più gravi problemi della vite”.

Con queste previsioni, dunque, cosa dovremo attenderci per la vendemmia 2018? “Quella appena trascorsa è stata una delle peggiori degli ultimi 50 anni”, conferma l’enologo Raffaele Rendina, “ma abbiamo notato un aumento di vigoria nei vigneti, forse proprio in risposta alla disastrosa annata. In conclusione, se le precipitazioni si dovessero mantenere nella media, ma senza grandinate, si può prevedere una produzione di vini interessanti”.

 

 

 

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