Lug 2016

La canapa si presta a molteplici usi in ambito alimentare, tessile, edilizio e farmaceutico. Se per la sua coltivazione oggi non si pongono particolari difficoltà, risulta invece inadeguata la successiva fase di lavorazione aziendale per la produzione della fibra.

L’Istituto per le Macchine Agricole e Movimento Terra del Cnr (Imamoter-Cnr) di Torino, insieme ad Assocanapa, ha realizzato il primo prototipo di una macchina sfibratrice della canapa ad uso industriale che permette la lavorazione di questo prodotto raccolto in asciutto.

“L’impianto da noi realizzato permette di ridurre drasticamente i tempi di lavorazione della canapa con maggiore qualità del suo prodotto finito e minor costo di produzione”, spiega Renato Delmastro dell’Imamoter-Cnr e co-ideatore del brevetto. Il prototipo, alla cui realizzazione ha contributo l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, è formato da tre settori principali: alimentazione – che permette un dosaggio continuo del prodotto grezzo all’interno del macchinario; separazione – 3 rotori che attraverso una azione meccanica molto forte permettono la separazione del canapulo contenuto all’interno dello stelo della pianta; pulizia – dove il canapulo residuo all’interno della fibra viene convogliato attraverso ‘cocle’ alle successive lavorazioni.

“Questo impianto permette di lavorare tutti i tipi di canapa, sia la macerata sia la bionda, sia quella italiana, molto lunga, e, ancor più facile, quelle francesi, danesi, tedesche ma permette anche di ridurre drasticamente i costi di costruzione e quindi di vendita; infatti siamo all’incirca a un terzo dei costi degli impianti tedeschi e francesi”, conclude Delmastro.

Dipartimento Ingegneria, Ict e tecnologie per l’energia e trasporti (Diitet) – Brevetto: Macchina sfibratrice per canapa ad uso industriale.

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