Ott 2017

(Rai 1 – Unomattina) – Il contenitore culturale di Rai Uno affronta la questione della ‘fuga di cervelli’. Se da un lato i nostri ricercatori sono tra i più premiati in Europa, dall’altro incontrano difficoltà nel fare ricerca. Da qui la decisione di emigrare all’estero. In questa situazione paradossale emergono, però, casi particolari di scienziati che hanno deciso di rientrare.

Si fa il punto sullo stato dell’arte della ricerca in Italia, per capirne limiti e prospettive, con i contributi offerti dal presidente del Cnr, Massimo Inguscio e da Loretta del Mercato, ricercatrice dell’Istituto di nanotecnologie del Cnr di Lecce.

“Il fatto che i ricercatori vadano all’estero è il sale della ricerca”, spiega Inguscio, che sottolinea poi come il problema di tanti scienziati validi, come la del Mercato, siano ancora precari è frutto di una mancanza “di una politica del reclutamento”. Questi ricercatori “costituiscono un bagaglio che non può essere disperso”, conclude il presidente del Cnr.

Nonostante la situazione di precariato sia un problema, di fatto, ancora irrisolto, Loretta del Mercato lancia un messaggio di buon auspicio, invitando i colleghi a continuare nella ricerca di fondi, “italiani ma anche europei, con la speranza che inizi a crederci di più anche il governo”. Dopo il suo rientro in Italia, tra gli aspetti positivi riscontrati e che sottolinea, ci sono “infrastrutture e interdisciplinarietà. Ingredienti fondamentali per fare ricerca di eccellenza”.

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