Mag 2022

I dati devono “cantare”. Con questa citazione di Guido Rey, già presidente Istat, Giorgio Sirilli ci introduce all’importanza dei numeri per conoscere e analizzare a fondo la società. Sirilli è associato dell’Istituto di ricerca sulla crescita economica sostenibile del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ircres). Ha curato il nuovo annuario statistico di Albano Laziale e dei Castelli romani. Si tratta di una pubblicazione che contiene informazioni statistiche utili sia ai cittadini che a chi governa il territorio. “In passato questo esercizio veniva svolto dal comune stesso”, spiega Sirilli per sottolineare il fatto che essendo stato ripreso, riveli la capacità del Cnr non solo di fare ricerca di base, ma anche di interfacciarsi con le realtà locali, in una logica di terza missione. Storicamente Albano, tra i comuni di fascia media, è stato il primo a ricorrere agli strumenti statistici. Lo studio copre complessivamente un’area di 17 comuni, per un totale di 350 mila persone. Dalla sua lettura emerge un quadro anche inaspettato sul cambiamento sociale intercorso negli anni. “Bisogna utilizzare i dati capendoli, per andare a fondo, migliorando la capacità di conoscenza della società. Sono come un pentagramma: ci sono le note, ma poi occorre saperle suonare per creare un’armonia”.

Il volume ‘Albano Laziale e i Castelli romani attraverso la statistica 2022’, è edito da Controluce. L’evento è stato introdotto da Carla Oliva, presidente di Fabrica Albano. Tra i partecipanti Alessandro Faramondi, dirigente di ricerca Istat e Marco Ferrazzoli, Capo ufficio stampa Cnr.

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