Set 2014

Rai Uno – Uno mattina estate. Le colline ed i vitigni di Langhe-Roero e Monferrato, in Piemonte, sono diventati patrimonio mondiale dell’umanità. “Questi vigneti rappresentano – si legge nella motivazione – un’esempio eccezionale di interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale. Proprio il legame tra territorio, coltivazione e tradizione agroalimentare del nostro paese ha fatto sì che queste colline venissero riconosciute come patrimonio culturale e non paesaggistico. I molti vini pregiati di queste regioni hanno un carattere prevalentemente derivante da un terreno particolare e da varietà autoctone. Per ottenere prodotti di così alta qualità, Mario Tozzi evidenzia quanto, oltre al tipo di vitigno, è fondamentale il clima e il territorio.
“Il cambiamento climatico, va ad interessare anche la produzione vinicola, se cambia il clima cambia non solo il vino ma anche la geografia della distribuzione di questa produzione, infatti, se un tempo era il mediterraneo la culla della produzione viticola oggi emergono produttori in fasce del mondo differenti essendo mutate le caratteristiche geoclimatiche”.

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