Apr 2016


Il gioco del Go è uno dei giochi astratti più antichi del mondo, e da decenni l’intelligenza artificiale si cimenta nel tentativo di giocare alla pari con l’essere umano.
Nel gennaio del 2016 il software AlphaGo di Google ha battuto per la prima volta il pluricampione europeo di Go. In previsione della sfida, che si sarebbe svolta a marzo con il leggendario campione mondiale, il coreano Lee Sedol, il Comitato di “Areaperta” ha messo in calendario per il 2 marzo, nell’auditorium dell’Area della ricerca di Pisa, un evento dedicato proprio a questo gioco.
Durante il seminario sono state fornite le basi del Go: Fabrizio Falchi e Francesco Potortì, dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione “Alessandro Faedo” del Cnr pisano, insieme a Maurizio Parton – dell’Università di Chieti-Pescara, Presidente Figg (federazione italiana gioco del Go), responsabile Go club Pisa – hanno illustrato perché è così difficile per una macchina cimentarsi nel gioco. Nell’incontro, sono stati ripercorsi i passi fondamentali che hanno portato l’intelligenza artificiale a questo eccezionale risultato.

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