Set 2020

(Rainews24 – Futuro24) Il filo conduttore della puntata di Futuro24, è il mare,  luogo da esplorare e risorsa da proteggere. Le attività portuali marittime sono importantissime ma possono danneggiare gli ecosistemi. Il progetto Impact finanziato dall’Unione Europea, coordinato dall’Istituto di scienze marine del Cnr (Ismar-Cnr), sta cercando di capire come migliorare la gestione delle aree marine protette in prossimità delle zone portuali. L’obiettivo è definire piani di gestione transfrontalieri sostenibili in armonia con le esigenze di sviluppo dei porti, elementi fondamentali della Crescita Blu.

“Studiare le condizioni, soprattutto quelle delle correnti marine, per trovare le condizioni migliori e diminuire più possibile gli impatti. La parte più innovativa è l’uso di drifters biodegradabili per minimizzare l’impatto sull’ambiente marino” spiega Marcello Magaldi, oceanografo dell’Ismar.

Per combattere l’inquinamento delle coste il Cnr in Toscana sta sperimentando l’utilizzo dei droni per monitorare l’accumulo e la distribuzione dei rifiuti. “Con il drone siamo in grado di fare tutto con un’unica persona che pilota il drone, acquisisce i dati, li scarica su un calcolatore e con l’elaborazione successiva fornisce la superficie dei rifiuti, la posizione e la dinamica con cui si muovono” illustra Marco Paterni dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr (Ifc-Cnr).

 

 

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