Il ‘peso’ dell’Italia in Artico è dimostrato anche dalla quantità di progetti, una ventina, con cui i nostri ricercatori sono attivi nella base ‘Dirigibile Italia’, a Ny Alesund, in settori che spaziano dalla glaciologia alla fisica dell’atmosfera. “Il contributo dell’Italia è fondamentale”, dichiara Massimo Inguscio, presidente del Cnr. “Il nome della base, ‘Dirigibile Italia’, ricorda la sorvolata compiuta da Umberto Nobile, della cui spedizione si celebra proprio in questi giorni il 90nnale”.
Quello del Cnr e dell’Italia è un ruolo chiave – come dimostra il Comitato scientifico per l’Artico, recentmente insediato presso lo stesso Cnr – e secondo Inguscio si caratterizza per essere “un lavoro di frontiera che dà risultati di eccellenza”. Le regioni polari costituiscono un termometro sensibilissimo per misurare lo stato di salute ambientale dell’intero pianeta. “Tutto quello che accade in Artico è amplificato”, conclude il presidente del Cnr.
Nel suo intervento, Inguscio sottolinea come sul tema dei cambiamenti climatici, grazie agli avanzamenti delle conoscenze ottenuti dalla ricerca scientifica, si siano compiuti passi importanti anche a livello istituzionale e normativo, attraverso leggi e accordi internazionali.
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