Mag 2022

Tg Leonardo (Rai3) – I ricercatori del progetto internazionale Ice Memory, a 2600 metri sul Gran Sasso hanno prelevato la carota del ghiacciaio più a sud d’Europa, quello del Calderone. Come i ricercatori dell’Istituto di scienze polari del Cnr (Cnr-Isp) prevedevano, non è campione compatto come quello dei ghiacciai alpini. “Questo è uno dei principali problemi che noi troviamo nei ghiacciai, che noi chiamiamo caldi. Perché quando la neve in superficie fonde si trasforma in acqua e perfora all’interno del manto nevoso e dilava le informazioni stoccate negli strati di ghiaccio”, spiega Fabrizio De Blasi del Cnr-Isp.

La presenza di lenti di ghiaccio miste a neve trasformata può indicare una corruzione del segnale climatico. Ma le analisi isotopiche forse aiuteranno a ricostruire l’andamento delle temperature nella storia climatica dell’Europa mediterranea.

 

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