Gen 2023

Il robot progettato dall’Istituto di ingegneria del mare (Inm) del Consiglio nazionale delle ricerche di Genova ha avuto il suo battesimo, nel mare di Ross (Oceano Antartico). Proteus, questo il suo nome, è un veicolo costruito per svolgere attività di monitoraggio e campionamento in zone inaccessibili all’uomo, o in situazioni particolarmente pericolose, come ad esempio i mari polari. Gli esperti hanno svolto l’attività sul campo nel corso della XVIII Spedizione Italiana in Antartide presso la Base Antartica Italiana “Mario Zucchelli”. Un lavoro che rientra nell’ambito del progetto di ricerca “Restore” (Robotic-based invESTigation and mOnitoring of Ross sEa), del quale è responsabile scientifico l’ing. Gabriele Bruzzone (Cnr-Inm).

Proteus è l’acronimo di Portable RObot TEchnology for Underwater Surveys, un mezzo tecnologicamente e scientificamente avanzato, frutto delle competenze – uniche in Italia – presenti presso il Cnr-Inm.

Come il dio della mitologia greca da cui prende il nome – noto per le sue doti di mutare forma – il robot è in grado di adattarsi a varie situazioni di impiego. Infatti è stato progettato per avere un’architettura di tipo modulare, componibile e di tipo “aperto”, sulla quale è possibile integrare facilmente qualsiasi tipo di strumento.

Per maggiori informazioni, si rimanda alla nota stampa.

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