Mag 2019

Le discipline umanistiche migliorano il mondo come tutte le discipline che hanno lo scopo di incrementare la conoscenza umana. Oggi soffrono di un problema di immagine, venendo accusate spesso di scarsa incidenze nella vita di tutti i giorni. La dicotomia tra il mondo delle humanities e quello delle scienze esatte, specie del digitale, è evidente e appare come una frattura da risanare. Questioni di punti di vista, come spiega l’esperto, Rens Bod, chiamato a tenere la sua lecture sull’argomento. L’evento è stato organizzato presso il Cnr dalla Fondazione Antonio Ruberti.

Alcuni dei principali cambiamenti globali sono addebitabili proprio agli sforzi degli umanisti. Per spiegarlo, Bod ha ripercorso un viaggio di 25 secoli nel tentativo di recuperare il senso delle loro scoperte, mettendole in connessione con alcuni dei principali punti di svolta del pensiero umano. La conclusione cui è giunto è frutto di un punto di vista globale, necessario per rimarcare ricalibrare i piani di interferenza culturale.

“La cultura è una e una sola”, ha spiegato il presidente Cnr Massimo Inguscio, introducendo la lezione, “esiste l’immaginazione, una sorta di intelligenza naturale che ci spinge a fantasticare”.

Leave a Reply

  • (will not be published)