Mar 2022

La crisi energetica globale è sotto gli occhi di tutti, è necessario trovare delle soluzioni per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. “Le energie rinnovabili sono da sempre la risposta più logica e tra queste il solare è chiaramente la più abbondante e la più fruibile in ogni punto del pianeta. I pannelli fotovoltaici a base di silicio sono già oggi una tecnologia consolidata e disponibile, presentano però una serie di problematiche, dal grande impatto sul paesaggio che hanno, essendo rigidi e molto ingombranti, alla quantità enorme di energia necessaria per produrli”, sostiene Silvia Colella dell’istituto di nanotecnologia del Cnr (Cnr-Nanotec) di Bari. La tecnologia impiegata per la produzione di pannelli fotovoltaici è estremamente energivora. “La buona notizia è che esistono delle alternative al silicio nel cosiddetto fotovoltaico emergente. In particolare, negli ultimi dieci anni, il settore è stato completamente rivoluzionato dall’introduzione di una nuova classe di materiali chiamati perovskiti di alogenuro metallico, che sono stati definiti anche silicio liquido in virtù delle loro proprietà” prosegue Colella. “Grazie infatti alla natura ibrida organica e inorganica racchiudono le proprietà tipiche dei materiali inorganici, come il silicio, ossia la robustezza e l’elevata conducibilità elettrica. A quelle dei materiali organici, vale a dire la leggerezza e la facilità di preparazione e deposizione”, spiega la ricercatrice. La vernice fotovoltaica ha il vantaggio di essere più conveniente nella produzione e nell’applicazione, e può essere stampata su superfici anche molto differenti come un foglio flessibile di plastica, o una finestra.

Lo spazio di informazione “Il Cnr risponde”, è dedicato alle principali questioni di attualità. Gli esperti dell’Ente mettono a disposizione del pubblico la propria conoscenza con brevi pillole video e un linguaggio semplice e diretto.

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