Giu 2020

Il Cnr risponde – La crisi sanitaria e quella economica, in seguito al Covid, hanno determinato l’incremento di modelli di acquisto a distanza, che secondo gli esperti proseguirà anche in futuro. I consumatori si sono rivolti sia a grandi portali, ma anche “utilizzando tutti quegli strumenti messi a disposizione dai supermercati o dalle consegne a domicilio, messe invece in pratica dai dettaglianti, oppure dalle spese a km 0 messe utilizzate dai piccoli agricoltori”, spiega Greta Falavigna, dell’Istituto di ricerca sulla crescita economica sostenibile del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ircres). Se da un lato la grande distribuzione era già pronta a compiere il salto, aprendosi al cambio di abitudini, “il problema – sostiene Falavigna – è soprattutto, invece, per i piccoli dettaglianti che ovviamente hanno avuto una difficoltà maggiore a venire incontro a quelle che sono le regole del commercio elettronico. E, infatti, per loro si auspica che nel futuro possano adottare un modello di business differente e quindi potersi adattare anche tecnologicamente a quello che è l’e-commerce”.

 

“Il Cnr risponde” lo spazio di informazione dedicato alle principali questioni di attualità. Gli esperti dell’Ente mettono a disposizione del pubblico la propria conoscenza con pillole video di due minuti e un linguaggio semplice e diretto.

 

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