Gen 2014

Nel maggio del 2002 Robert P. Crease, filosofo della scienza, promuove sulla rivista Physics World un sondaggio per scegliere l’esperimento più bello della fisica. Quello citato il maggior numero di volte dai lettori risulta l’interferenza di elettroni singoli.
Si tratta della dimostrazione del cosiddetto “dualismo ondulatorio-corpuscolare”, secondo il quale l’elettrone può comportarsi sia come una particella materiale – ad esempio una microscopica pallina da tennis – sia come un’onda.
Questo comportamento, diverso da quello che osserviamo nelle cose della vita quotidiana, è tipico di oggetti molto piccoli come atomi, elettroni, protoni, neutroni.
Un ruolo determinante lo hanno avuto tre fisici e microscopisti elettronici italiani: Giulio Pozzi e Gian Franco Missiroli, del Dipartimento di fisica dell’Università di Bologna, e Pier Giorgio Merli (del Cnr-Lamel, oggi Istituto per la microelettronica e i microsistemi del Cnr (Imm-Cnr). Ai tre si deve il primo resoconto (1976) su rivista internazionale (American Journal of Physics) dell’esperimento “Interferenza di elettroni singoli”. Esso viene anche raccontato nel film didattico, realizzato dal Reparto di cinematografia scientifica del Cnr nello stesso anno.

Presentato al Festival della Scienza di Genova, è ora disponibile il libro “L’esperimento piů bello – L’interferenza di elettroni singoli e il mistero della meccanica quantistica”, scritto da Giorgio Lulli, ricercatore dell’Imm-Cnr.

Completa il documentario Il video de L’esperimento interferenza di elettroni

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