Gen 2020

Le Nazioni Unite hanno proclamato il Decennio delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile (2021-2030) con l’obiettivo primario di sostenere i paesi nel raggiungimento dell’Obiettivo 14 dell’Agenda 2030: conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile. In questi giorni, presso la sede Unesco di Venezia, si apre il primo workshop europeo preparatorio al Decennio. “Una ‘tre giorni’ dove comunità scientifica e rappresentanti dei maggiori organismi internazionali, hanno l’opportunità di condividere esperienze comuni, avviare nuovi partenariati e coinvolgere i governi attraverso proposte di azioni efficaci e concrete da realizzare per un Mare Mediterraneo sano, sostenibile e sicuro”, dichiara Rosalia Santoleri, direttore Istituto di scienze marine del Cnr (Cnr-Ismar) e presidente della Coi. “Tra i temi prioritari, l’uso delle risorse marine, lo sviluppo di un’economia del mare attraverso nuove tecnologie, la tutela degli ecosistemi costieri, la condivisione dei dati sugli impatti negativi, come surriscaldamento, acidificazione e distruzione degli habitat. L’istituzione del Decennio delle scienze oceaniche risulta di straordinaria importanza per sensibilizzare e mobilitare tutti, dai decisori politici al grande pubblico. Perché invertire il declino della salute dei nostri mari è possibile e inderogabile”.

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