Dic 2022

Askanews – Garantire nei luoghi di lavoro e nei riguardi di tutti i dipendenti condizioni di parità e pari opportunità, benessere e assenza di discriminazioni e di fenomeni di mobbing contribuendo ad assicurare un clima organizzativo rispettoso di principi etici e di equità comunemente condivisi. Questo il compito del Comitato Unico di Garanzia, che le amministrazioni pubbliche hanno istituito in applicazione della legge 183 del 2010, al centro del convegno “Il benessere nei luoghi di lavoro” organizzato a Roma dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) del Cnr – in collaborazione con la Rete Nazionale dei CUG e il CUG del ministero della Cultura – che ha presentato i risultati dell’indagine “Obiettivo Benessere 2022”, condotta tra i dipendenti del Consiglio nazionale delle ricerche tramite un questionario a cui ha risposto circa la metà degli 8.550 dipendenti. Un focus dell’indagine ha riguardato il lavoro agile e la conciliazione tra lavoro e famiglia.

“Rispetto a questo – dichiara ad askanews Antonio Tintori, Presidente CUG CNR – è emerso sostanzialmente che il lavoro agile genera delle opportunità così come dei rischi. I rischi riguardano principalmente la popolazione femminile in quanto esistono ancora grossi vincoli rispetto al problema della conciliazione tra tempo di lavoro e tempo privato quindi anche tempo di tipo familiare. Questo perché è stato visto anche nel nostro ente che c’è una distribuzione iniqua dei compiti a livello domestico. C’è una stereotipia di genere quindi presente anche nel principale ente pubblico di ricerca italiano, non ai livelli che possiamo ritrovare nel resto della società italiana, pur tuttavia esiste e questo è un limite nello sviluppo di questa modalità di lavoro di cui bisogna tenere assolutamente conto soprattutto a livello di regolamentazione”.

Altro tema approfondito dall’indagine quello delle discriminazioni e del mobbing. “Circa la metà dei dipendenti e delle dipendenti nel corso della propria carriera – spiega Tintori – è stata soggetta a discriminazione e umiliazione e un decimo di questi ha subito questo tipo di fenomeni spesso o sempre, quindi pressoché quotidianamente. Una persona su quattro è stata soggetta a mobbing nel corso della propria carriera e sei persone su 10 non sono solite denunciare a nessuno queste problematiche perché non sanno a chi doversi riferire, perché c’è una carenza informativa che il CUG sta cercando di colmare”.

Il CUG del Cnr fa parte della Rete Nazionale dei Comitati Unici di Garanzia, costituita nel 2016, che oggi rappresenta 330 amministrazioni pubbliche, dai ministeri alle regioni, ai comuni, agli enti di ricerca.

“Di che cosa si occupa la Rete Nazionale dei Cug? Si occupa – spiega Oriana Calabresi, Coordinatrice della Rete Nazionale dei CUG – di condividere buone prassi, seminari, esperienze, formazione a titolo assolutamente gratuito con tutto il personale della pubblica amministrazione. E la Rete Nazionale dei CUG, rappresentando 330 amministrazioni, rappresenta anche quasi un milione di lavoratori pubblici. Quindi facciamo una formazione continua, volontaria, gratuita sui valori che sono per noi fondamentali: l’inclusione, il rispetto, e rispetto significa il contrasto a qualsiasi forma di discriminazione, la sicurezza sul lavoro e soprattutto il contrasto al mobbing, alla discriminazione di genere e per tutti gli altri fattori di rischio”.

 

 

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