Giu 2020

Migliorare le capacità di tutela pubblica e privata del nostro patrimonio culturale sempre più a rischio a causa degli effetti dei cambiamenti climatici. E’ l’obiettivo del progetto europeo ‘ProteCHt2save ‘ che vede la partecipazione, tra gli altri, dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del Clima del Cnr di Bologna (Cnr-Isac). I disastri e le catastrofi comportano rischi non solo per la conservazione del patrimonio culturale, ma anche per la sicurezza dei visitatori, dei lavoratori del settore e delle comunità locali avendo ricadute sulle economie, a diverse scale, connesse al turismo. ” ProteCHt2save ha sviluppato nel corso di 3 anni di attività soluzioni concrete e personalizzate per rafforzare la resilienza del patrimonio culturale nei confronti di inondazioni, piogge intense e incendi dovuti a prolungati periodi siccitosi”, spiega Alessandra Bonazza, coordinatrice del progetto. “Attraverso un approccio integrato e transnazionale, si è provveduto ad implementate le strategie regionali e locali sulle misure di preparazione e sui piani di evacuazione in condizioni di emergenza. Sono state realizzate applicazioni tecnologiche come il webGIS tool per la mappatura del rischio, un manuale per la valutazione della vulnerabilità e delle criticità dedicato ai gestori del patrimonio culturale ed un videogioco per la formazione di una squadra di soccorso”. Nei 7 siti pilota, selezionati sulla base della tipologia di rischio e delle vulnerabilità del patrimonio culturale, sono state implementate  strategie  per integrare i piani e le politiche di gestione e riduzione del rischio nei territori dell’Unione Europea. Il progetto si è concluso con un Memorandum of Understanding firmato dalle municipalità partecipanti a ProteCHt2save.

 

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