Un’attenta analisi che vede la ricerca pubblica come motore per la transizione verde e digitale nei piani di ripresa e resilienza, attraverso una prima comparazione fra i piani italiano, tedesco, spagnolo e francese.
In Italia è in corso una lieve ripresa della spesa per R&S in rapporto al PIL, che porta all’1,4%, dovuta anche al fatto che gli stanziamenti pubblici hanno smesso di ridursi. Sta aumentando anche l’andamento del personale addetto alla R&S. Si conferma una quantità di pubblicazioni scientifiche significativa, come quota sul totale mondiale, e con un impatto in crescita. Solo lo 0,5% della popolazione in età lavorativa in Italia ha il dottorato di ricerca, contro l’1,2 della media dell’Unione. La quota di donne è cresciuta e rappresenta più della metà dei dottori di ricerca. Emerge tuttavia una polarizzazione, gli uomini coprono il 60% dei posti nelle STEM e le donne il 58% nelle altre materie. Si riscontra inoltre un divario salariale di genere che aumenta dopo 4-6 anni dal conseguimento del titolo.
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