Focalizzare le attività scientifiche della comunità scientifica nazionale impegnata in Artico e sostenere la presenza diplomatica nell’area attraverso la guida da parte del Comitato Scientifico Artico (Csa). Questi gli obiettivi del Programma di ricerche in Artico (Pra) di cui sono stati resi noti i dati di sintesi, nella giornata dedicata presso la sede centrale del Cnr, Un modo per fare il punto sullo stato dei cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità in atto nella regione.
Il Cnr è presente in quella regione con la Stazione “Dirigibile Italia”, inoltre possiede la nave oceanografica Laura Bassi che ha già effettuato una prima campagna in Artico.
Gli studi confermano come il Polo Nord si stia scaldando a un ritmo molto più veloce del resto del pianeta, da qui l’importanza del Pra che si inserisce nel quadro delle collaborazioni internazionali dell’Italia relative all’Artico, si pensi all’International Arctic Science Committee (IASC), al Sustaining Arctic Observing Network (SAON), al Ny Alesund Managers Committee (NyMASC), all’Arctic Science Ministerial (ASM) ed al Consiglio artico.
Il Cnr è, dunque, impegnato a portare avanti le proprie ricerche in un contesto di diplomazia scientifica, espressione chiave che delinea una delle principali linee di azione che l’Ente ha scelto di perseguire negli ultimi anni e su cui basa la sua strategia di cooperazione internazionale. Non a caso l’espressione rientra in una delle dieci parole chiave scelte per celebrare l’anno del Centenario, nei cui eventi rientra, non a caso, questa giornata.
Per maggiori info, consultare la Nota stampa.
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