Dic 2013

Colonia (TMNews) – Sono passati trent’anni dal lancio dello SpaceLab il primo laboratorio spaziale europeo, per effettuare esperimenti e ricerche in condizioni di microgravità; una sorta di stazione spaziale in embrione, nata dalla collaborazione tra la Nasa e l’Esa, che segnò l’ingresso dell’Agenzia spaziale europea nell’epopea del volo umano nello spazio.La missione era la Sts-9 dello shuttle Columbia. Tra i 6 uomini dell’equipaggio c’era il tedesco Ulf Merbold, primo membro non statunitense di una missione spaziale Nasa.Lo Spacelab, una struttura composta da pallet e moduli abitativi pressurizzati del diametro di 4,12 metri, in tutto era grande più o meno come l’attuale modulo “Columbus” della Stazione spaziale internazionale. Non orbitava direttamente intorno alla Terra ma era alloggiato nella cargo-bay, la stiva di carico, dello shuttle, al quale era collegato da un tunnel d’accesso. Poteva essere utilizzato in diverse configurazioni, a seconda delle esigenze di missione. Ne furono sperimentate 8 anche se a Terra ne furono pianificate molte di più. I voli con lo Shuttle dello Spacelab furono 25; l’ultima missione fu la Sts-99, nel febbraio del 2000 dopodiché il programma fu chiuso e molti esperimenti “traslocarono” sull’Iss.Lo spacelab, in effetti, si può considerare una specie di “antenato” della Stazione spaziale internazionale; molte delle conoscenze tecnico-scientifiche acquisite grazie al laboratorio europeo, infatti, hanno consentito la costruzione dell’Iss.

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