Superare le barriere, culturali e architettoniche, che ostacolano la vita delle persone con disabilità. È questo il sogno rivoluzionario che ha ispirato la creazione, 20 anni fa, di SuperAbile Inail, nato come servizio di informazione e consulenza e oggi punto di riferimento per la disabilità da lavoro e no, con un contact center integrato, un portale e una rivista mensile. Il 3 dicembre è stata l’occasione per celebrare il ventesimo compleanno della struttura presso l’auditorium Parco della musica a Roma. Un evento INAIL, con la main media partnership di RAI e la collaborazione del Comitato italiano paraolimpico (CIP).
All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, il presidente del Cip, Luca Pancalli e la presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Maria Chiara Carrozza, in collegamento video.
La vocazione sociale dell’Inail ha caratterizzato sempre di più le attività dell’Istituto a partire dalla fondazione, nel 1961, del Centro protesi di Vigorso di Budrio, come ha ricordato il presidente, Franco Bettoni. “Da quei giorni ad oggi l’impegno dell’Inail continua e si è rafforzato, con i progetti di reinserimento sociale e lavorativo e il sostegno all’attività di ricerca in ambito protesico e riabilitativo, per contribuire a migliorare la vita delle persone con disabilità, e con le prestazioni alle vittime degli incidenti sul lavoro. Tutto ciò per garantire a tutti la possibilità di esercitare al meglio i propri diritti sociali”. Bettoni non ha tralasciato la collaborazione pluridecennale con il Cip: “Da sempre consideriamo lo sport uno strumento di straordinaria influenza per la riabilitazione e il reinserimento delle persone con disabilità”.
“Il comitato paralimpico è un modo di pensare e una visione. Noi abbiamo tentato di declinare lo sport nella consapevolezza che esso rappresenta un pezzo di politiche pubbliche del Paese”. Queste le parole di Luca Pancalli, premiato durante l’evento dal presidente Bettoni. “È necessario, quindi, investire sullo sport come strumento, come facilitatore dei percorsi di riconoscimento del diritto di cittadinanza delle persone. Lo sport – ha sottolineato – non è solo la Tokyo paralimpica, ma è socialità, integrazione, inclusione, è un motivatore e un riabilitatore, come insegna l’Inail. È uno straordinario strumento di rivoluzione culturale”.
La presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, oltre a sottolineare l’importanza di un lavoro sinergico tra scienza e persone con disabilità, ha ricordato il tema dell’accessibilità e della sostenibilità economica delle tecnologie finalizzate al recupero delle abilità motorie. “La tecnologia a volte è disponibile ma è molto costosa – ha spiegato – e un obiettivo fondamentale della ricerca scientifica nel campo del mio settore di riferimento, la bioingegneria, è quello non solo di sviluppare delle soluzioni tecnologiche, ma di svilupparle a un costo che sia accessibile a tutti, una forma di eguaglianza è l’uguaglianza nell’accesso alle tecnologie a supporto delle nostre abilità motorie e cognitive”.
Social