Nov 2023

Una grande festa nel nome della scienza e della pace. Si sono concluse così, sabato 18 novembre, a cento anni esatti dalla sua fondazione e alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le celebrazioni del centenario del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). L’evento rappresenta il culmine di un lungo programma di manifestazioni e appuntamenti con il pubblico organizzati dall’intera comunità scientifica.

“Negli ultimi dodici mesi abbiamo costruito un grande mosaico di competenze e saperi, e voglio ringraziare la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Rai che hanno contribuito a sostenere un programma di iniziative orientate all’esplorazione delle tematiche più urgenti del nostro tempo” ha affermato Maria Chiara Carrozza, Presidente del Cnr. “Il programma è stato, poi, ampliato dalla nostra rete scientifica che, autofinanziandosi e organizzandosi con fantasia e determinazione, si è impegnata nella divulgazione scientifica, nella relazione con i territori, nel racconto del fascino della ricerca a bambini e giovani studenti di ogni grado.  In un anno sono state organizzate circa duecento iniziative, riscontrando ovunque grande partecipazione: promuovere la cultura scientifica resta una nostra priorità”.

La giornata, moderata dal curatore di Radio 3 Scienza Marco Motta, è proseguita con due importanti momenti di riflessione: in un dialogo tra Giorgio Parisi, Premio Nobel per la fisica e Luisa Torsi, Vice Presidente del Consiglio Scientifico del Cnr, e nel confronto, di respiro internazionale, fra la Presidente del Cnr, Maria Leptin, Presidente dello European Research Council  e Antoine Petit, Presidente del Centre national de la recherche scientifique (Cnrs).

Nel corso della giornata è stato assegnato anche il ‘Premio Cnr per la Citizen Science’, eseguiti brani musicali dalla banda della Marina Militare e aperte al pubblico tre mostre di divulgazione scientifica. Una giornata, insomma, all’insegna della creatività e bellezza. “La ricerca è una delle più grandi espressioni della creatività umana ed è un po’ come l’arte, richiede metodo, tecnologia e richiede determinazione senza mai scoraggiarsi”, conclude la presidente del Cnr. “E come l’arte, la scienza può dare delle soddisfazioni enormi, la gioia della scoperta scientifica è una sensazione bellissima, così come la gioia di vedere l’effetto di ciò che abbiamo sviluppato. Per me personalmente, aver visto il sorriso del paziente che prova un dispositivo robotico e riesce a camminare, è stata una delle più grandi soddisfazioni provate nella mia vita”.

 

 

 

 

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