Il progetto Codex 4D include e interconnette più approcci disciplinari per la conoscenza dei manoscritti antichi, di cui vengono presentati, in un’unica applicazione, aspetti materici e intangibili, visibili e invisibili, storico artistici, diagnostici e conservativi. Il risultato supera la semplice ricostruzione tridimensionale: le informazioni tradizionali infatti si arricchiscono di dati scientifici frutto dell’applicazione di metodologie innovative. Le tecniche di fotogrammetria impiegano immagini RGB per ottenere il modello volumetrico, la riflettografia e la termografia IR consentono l’acquisizione di immagini nel range del medio infrarosso a vari livelli di profondità, con messa in luce di pentimenti, abrasioni e dettagli non visibili ad occhio nudo. Sul modello vengono inoltre contestualizzati i punti di campionamento per indagini chimiche e biologiche e quelli ottenuti da varie indagini fisiche per l’individuazione dei pigmenti.
Il Progetto coordinato dall’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Ispc) del Cnr, dall’Università di Tor Vergata – Roma, realizzato in collaborazione con la Biblioteca Angelica, ha prodotto una web app e una vetrina olografica che, concepita come un ambiente di mixed-reality, funziona come un piccolo teatro: qui un personaggio narrante, interpretato da un’attrice ripresa in green screen, vive tra le pagine di pergamena e nelle miniature e racconta quel mondo dall’interno. Infine, nel sito web di Codex4D vengono illustrate le metodologie e le tecnologie impiegate e i risultati del progetto. I manoscritti presi in esame sono: De Balneis Puteolanis (Ms. 1474, 1258-1266), La Divina Commedia (Ms. 1102, 1325-1350), il Libro d’Ore (Ms. 459, inizio XV secolo) della Biblioteca Angelica, Roma.
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