La scienza è linguaggio preciso, razionale, in molti casi complesso, ma basato su idee e concetti universali. Spesso quel che accade nei laboratori, però, rimane sconosciuto alla comunità che beneficia di quel lavoro ogni giorno.
‘Baricode’ è un evento che porta la scienza nei luoghi cittadini più frequentati del capoluogo pugliese. L’iniziativa culturale nasce a Bari, città dove si intrecciano in un modo unico vari enti di ricerca, Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Politecnico e Università; una vicinanza anche fisica che favorisce la migliore circolazione di idee e saperi.
Cogliendo l’occasione del Centenario del Cnr, la città si è trasformata in un teatro all’aperto, con mostre, lezioni, dibattiti scientifici, che hanno coinvolto scuole, esperti, appassionati.
La manifestazione è stata organizzata da Cnr, Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’, Politecnico di Bari, Università LUM, Istituto nazionale di fisica nucleare, con la collaborazione dell’Agenzia Regionale per la tecnologia e l’innovazione, l’Accademia delle Belle Arti, il Conservatorio ‘Niccolò Piccinni’ e il patrocinio del Comune di Bari.
Il messaggio è chiaro: Bari propone un nuovo codice culturale, identificativo, delle scienze e delle arti, in un rapporto di scambio e dialogo.
L’opera che sintetizza e simbolizza l’evento è una tela a olio di Francesco Dabbicco intitolata ‘Radici’; attorno alla sua immagine è stato possibile riunire tutti gli stakeholder coinvolti, il mondo Cnr, quello universitario e artistico, con il Conservatorio e Belle Arti di Bari. “Perché la scienza da sola non basta, deve vestirsi di bellezza”, ha dichiarato Cinzia Giannini, presidente Area territoriale di ricerca del Cnr di Bari, durante la cerimonia di inaugurazione al teatro Piccinni. “L’albero è vita, le radici sono la storia, è perfetto per festeggiare il Centenario dell’Ente e per restituire a Bari un senso di pienezza, per mettere radici”.










Social