Esplorazione, biodiversità e citizen science: queste sono le parole chiave dell’evento ‘Il futuro è nell’oceano: la faccia nascosta del pianeta’ tenutosi al Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma. Questa giornata ha portato oltre 300 studenti e studentesse a riflettere sul ruolo fondamentale degli oceani per il nostro pianeta e sull’urgenza di preservarli. L’ evento è stato un’introduzione alla mostra scientifica Aquae: Il futuro è nell’oceano, aperta al pubblico dal 13 novembre al 18 dicembre, presso la sede del Cnr.
La giornata è stata aperta dai saluti della Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza e dal Direttore del Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente (Cnr-Dsstta) Francesco Petracchini.
L’evento ha visto un omaggio a Maria Bianca Cita Sironi, pioniera della geologia marina, ricordata da Fulvia Aghib e Angelo Camerlenghi con storie e aneddoti che sottolineano l’importanza di questa figura nella ricerca scientifica. Siamo entrati anche nel vivo dell’esplorazione con collegamenti diretti dalle navi Gaia Blu e Chikyu: la nave italiana, impegnata nel monitoraggio dell’attività sismica lungo le coste adriatiche, e la giapponese, che studia i terremoti e gli tsunami nella fossa del Giappone.
Sul tema della biodiversità si sono unite le voci di diversi esperti per parlare di crisi climatica e della necessità di proteggere la ricchezza della vita marina. Tra questi, Mariachiara Chiantore e Marco Faimali, esperti di ecologia e sostenibilità, insieme a Roberta Bonacossa, divulgatrice e attivista per il cambiamento climatico.
La ricercatrice Silvia Merlino ci ha parlato di citizen science presentando la performance del progetto ‘Piccoli Grandi Scienziati e Cittadini Crescono’. Un esempio di come i cittadini, anche giovanissimi, possano contribuire attivamente alla scienza e alla protezione dell’ambiente.
Per saperne di più: https://www.cnr.it/it/evento/19523/il-futuro-e-nell-oceano-la-faccia-nascosta-del-pianeta
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