Ha preso avvio la campagna oceanografica dell’International Ocean Discovery Program (IODP) 402 – Transizione Oceano-Continente nel Tirreno, coordinata dagli scienziati Nevio Zitellini, dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) e Alberto Maliverno, del Lamont-Doherty Earth Observatory (Ldeo) della Columbia University.
La spedizione, condotta a bordo della nave da perforazione oceanica JOIDES Resolution (JR) e che durerà circa due mesi, mira ad affrontare questioni cruciali sulla tettonica delle placche cercando di comprendere i processi crostali che conducono alla separazione dei continenti attraverso la perforazione delle rocce del mantello terrestre; rocce che, normalmente si trovano a decine di chilometri di profondità, ma che nel Tirreno sono quasi affioranti sul fondale marino, rendendo, quindi, possibile il loro campionamento.
“A bordo della JOIDES Resolution scienziati di tutto il mondo con specializzazioni in diversi settori delle geoscienze lavoreranno insieme per comprendere il processo che ha permesso la risalita del mantello dalle grandi profondità fino quasi ad affiorare al fondo del Mar Tirreno”, dichiara il responsabile scientifico Nevio Zitellini, del Cnr-Ismar.
A bordo sono presenti 28 ricercatori di cui 5 italiani (Paola Vannucchi, Università di Firenze; Maria Filomena Loreto, Cnr-Ismar; Agata Di Stefano, Università di Catania; Alessio Sanfilippo e Riccardo Tribuzio, Università di Pavia).
“La spedizione perforerà due transetti nel Tirreno. Un transetto est-ovest ha lo scopo di analizzare la progressione dalla crosta magmatica al mantello esumato; un transetto nord-sud mapperà la zona di faglia che ha permesso l’esumazione del mantello e permetterà, inoltre, di valutare i processi che hanno agito all’interfaccia idrosfera-litosfera e i potenziali ecosistemi correlati”, dichiara Maria Filomena Loreto del Cnr-Ismar.
“Dal 2025 IODP continuerà come IODP3, continuando così ad essere il programma internazionale più longevo delle Scienze della Terra che si conosca”, dice Elisabetta Erba, Presidente della Commissione IODP Italia. “Il nostro Paese è stato presente in questo programma fin dal 1985 come membro dell’European Science Foundation Consortium for Ocean Drilling (ECOD) e poi, dal 2003, come membro dell’infrastruttura di ricerca europea ECORD (European Consortium for Ocean Research Drilling), che ha il compito di coordinare e finanziare le attività europee di IODP. Dal 2015 presso il Cnr è stata istituita una Commissione, coadiuvata dalla Segreteria Scientifica IODP-Italia, per il sostegno dei ricercatori italiani che vogliono partecipare a questa grande avventura scientifica”.
Per saperne di più: http://iodp-italia.cnr.it, https://joidesresolution.org/expedition/tyrrehenian-continent-ocean-transition/










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