Il laser a cascata quantica ha generato nel tempo importanti ricadute tecnologiche in diversi settori, dalla diagnostica medica non invasiva, al monitoraggio ambientale, alla sicurezza. Il Cnr celebra i suoi 30 anni con un duplice convegno a Ischia. Era il 1994 quando il gruppo di ricerca di Federico Capasso presso i Bell Labs negli Usa sperimentava questa innovazione che avrebbe rappresentato un punto cruciale nel campo delle sorgenti laser. In seguito, al suo sviluppo avrebbe contribuito anche il Cnr, con l’Istituto nazionale di ottica (Cnr-Ino) e l’Istituto di nanoscienze (Cnr-Nano) organizzatori del doppio evento ischitano. Si tratta dell’International Quantum Cascade Laser School&Workshop 2024, che ha visto anche il supporto dell’Università della California, seguito dal meeting dell’Infrastruttura di Ricerca I-PHOQS (Integrated Infrastructure Initiative in Photonics and Quantum Science) organizzato dal Cnr e dal PoliMi in 8 Sedi in tutta l’Italia. La piattaforma è finanziata dal PNRR come grande network di quattro preesistenti Infrastrutture, il LENS, CUSBO, ELI e Beyond-Nano.
L’Italia, grazie anche al Cnr, è un punto di riferimento sul piano internazionale per questa tecnologia estremamente versatile, che adesso verrà prodotta interamente anche nel nostro Paese.
Numerosi i giovani presenti, alcuni di essi sono stati premiati (best posters) in occasione del trentennale. Un riconoscimento importante a quanti possono aprire la strada per nuove prospettive e delineano scenari futuri in settori strategici. Formare e coltivare nuovi talenti è fondamentale per la ricerca e l’innovazione della società.
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