Gen 2024

Si è svolta a Roma, nel piazzale antistante la sede del Consiglio nazionale delle ricerche, la cerimonia per la posa in opera di quattro pietre d’inciampo dedicate alla memoria di Giacomo Anticoli, dipendente dell’Ente che fu deportato ad Auschwitz assieme alla moglie Gemma e alle figlie Luciana e Fiorella. L’evento, al quale ha partecipato anche l’Ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar, rientra nel progetto ‘Pagina della Memoria’, iniziativa che riunisce Cnr, Ingv, Accademia Nazionale dei Lincei, Comunità Ebraica di Roma, Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche e Unione delle Comunità Ebraiche italiane nella raccolta e divulgazione di testimonianze e documenti su cittadini di religione e/o origine ebraica sospesi e poi dispensati dagli enti di ricerca, dalle università e dalle accademie italiane.
“Il mondo culturale e scientifico-accademico sono stati tra i più colpiti dai ‘Provvedimenti per la difesa della razza italiana’ del 1938; moltissimi cittadini ebrei vissero l’umiliazione dell’allontanamento da scuola, università e della sospensione da tutte le cariche e impieghi pubblici. Per questo, oggi, riveste particolare importanza il puntuale lavoro di ricostruzione che emerge dal progetto ‘Pagina della Memoria’, che intende riportare alla luce le storie e il sacrificio di tante personalità della scienza e della cultura, così come di famiglie innocenti che pagarono un tributo altissimo, come quella di Giacomo Anticoli”, ha sottolineato Maria Chiara Carrozza, Presidente del Cnr.
L’evento si è concluso con una tavola rotonda introdotta e moderata dal coordinatore del progetto ‘Pagina della Memoria’ Aldo Winkler (Ingv), con interventi di Giulia Simone (Università degli studi di Padova), Alessia Glielmi (Responsabile della Gestione Documentale e degli Archivi del Cnr e referente del progetto), Ada Chiara Zevi (Presidente dell’associazione ‘Arte in memoria’) e Maria Paola Gargiulo (Capo Segreteria della Commissione del Senato Antidiscriminazioni, con i saluti della Senatrice Liliana Segre, che ha aderito al progetto. “La scienza non ha confini, anzi li abbatte, unisce. I ricercatori di tutto il mondo dedicano la propria esistenza a migliorare la vita di tutti, in qualsiasi nazione”, afferma il Presidente di Ingv, Carlo Doglioni. “L’Ingv, grazie all’iniziativa di Aldo Winkler, ha istituito la Pagina della Memoria (https://www.ingv.it/paginadellamemoria.it), un portale dove raccogliere le testimonianze preziose di chi ha conosciuto la deportazione, la violenza antirazziale, anche nell’ambito della ricerca e dell’università, in un mondo che deve ancora diventare maturo, comprendere che, come ha dimostrato Luigi Cavalli Sforza, sulla Terra esiste una sola specie umana, non ci sono razze diverse, che la solidarietà dei popoli è una conquista possibile e utile a tutti”.

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