Feb 2024

Leggere un libro è stata l’azione che per secoli ha definito la trasmissione del sapere: ci si formava e informava attraverso la pagina scritta e le immagini avevano un ruolo secondario. Oggi tutto è cambiato: nell’era degli smartphone, dei tablet, pc, e della smart tv, si legge sempre di più su uno schermo, la formazione e l’informazione passano soprattutto attraverso le immagini. I libri ‘si ascoltano’ attraverso i podcast.

L’11ma edizione del Festival del giornalismo culturale -di cui l’Ufficio stampa Cnr è media partner- che si è svolta ad Urbino dal 6 all’8 ottobre, ha messo al centro del dibattito questa rivoluzione. Tra tanti argomenti trattati, particolare attenzione è stata rivolta, grazie ad una indagine, alla generazione Z, alla quale appartengono ragazze e ragazzi fra i 14 e i 19 anni. Dalla ricerca è emerso che i giovani non leggono meno degli adulti, lo fanno però in modo diverso, usando i device a seconda dei contenuti, e amano i booktooker. Per i romanzi e racconti lunghi continuano ad preferire la carta, di cui apprezzano anche il profumo.

La novità di quest’anno è stato il Premio Fenice Conai, rivolto alle nuove generazioni e dedicato al giornalismo ambientale.

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